Che corpi vendi? Manichini e nazismo estetico

Sempre più magri, senza testa, infilzati come polli allo spiedo, con seni giganteschi, culi altissimi, fianchi strizzati.

Disumanizzati.

Così appaiono i manichini nelle vetrine dei nostri negozi.

NarrAzioni Differenti vuole monitorare e documentare la trasformazione/degenerazione delle forme dei manichini.
Potete aiutarci inviandoci foto come queste a: [email protected] o postandole sulla nostra pagina fb.

Ogni giorno si avvistano decine di esemplari di disumanizzanti promotori del nazismo estetico, oggetti di propaganda dell’industria della moda come di quella della “bellezza”, in generale.

Potreste imbattervi in donne dalle mega poppe e dalle vite super sottili

Immagini reperite da Internet

Foto reperita da Internet

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O essere assediate dall‘arrembaggio dei culissimi, alti, sodi e tutti uguali, per qualsiasi modello di jeans

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Anche se spesso, l’industria della moda, seguace della selezione della razza, pensa invece di comunicarci qualcosa circa il peso medio delle sue donne manichino: gambe sottilissime, larghe quanto il braccio di una donna vera

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Donne di plastica deformate dalla magrezza, evocatrici di flessuosità e instabilità femminile

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Donne bambine, dagli atteggiamenti e i corpi talmente acerbi da non poter esistere in queste proporzioni

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alberta ferretti

Donne senza volto: a cosa serve mostrare la faccia quando puoi usarla per reclamizzare una borsa?

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Donne senza volto: a cosa serve mostrare la faccia quando ciò che conta sono tette e culi?

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Manichini "Intimissimi": da oggi oltre a non avere la faccia non hanno neanche il ventre

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Dall’estero arriva poi qualche esempio positivo, che merita ancor più una segnalazione

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Qualche giorno fa, invece, a New York, davanti alle vetrine del prestigioso marchio “La Perla”, un uomo ha fotografato uno dei manichini e poi twittandolo ha protestato contro l’eccessiva magrezza di quest’ultimo

 

Come possiamo notare, le costole sono eccessivamente sporgenti dal busto. La protesta è stata accolta da tantissimi utenti di twitter, che hanno ribadito come la scelta del brand sia stata eccessiva, poiché rimanda e veicola un immaginario di donna irreale e sbagliato. L’azienda, subito dopo, si è scusata con gli utenti e ha ritirato immediatamente i manichini sotto accusa, promettendo di non utilizzare più quel genere di modello estetico in nessuno altro store del marchio.

Qualche tempo fa, grazie anche a questa campagna,  abbiamo ricevuto diverse segnalazioni per quanto riguarda i manichini di un noto brand di biancheria intima e abbigliamento.

Manichini racchiusi in scatole di Barbie. Le foto sono state scattate in varie città italiane e in tutte possiamo notare che solo ed esclusivamente il manichino donna è stato “confezionato” in questa maniera.

La donna manichino, racchiusa in una gigantesca scatola da bambola, rimanda ad un immaginario di donna stereotipato e privo di personalità, una bambola gigante, disumanizzata, composta e inerme. Gli stessi indumenti sono appositamente confezionati in scatole, come quelli che si comprano per le Barbie.