Vecchia puttana, pompini, schiaffoni e auguri di stupro. Le donne e la politica italiana

“Vecchia puttana”: così veniva definita Rita Levi Montalcini da Grillo, durante uno spettacolo nel 2001; sostenendo inoltre che la scienziata avesse ottenuto il Nobel grazie a una ditta farmaceutica che materialmente le aveva comprato il premio

Il comico genovese venne denunciato da Montalcini per diffamazione aggravata e lo stesso, qualche tempo dopo, non mostrò alcun tipo di pentimento, né porse delle scuse, ma anzi si divertì prendendosi gioco della scienziata in questo modo

 

Da quella diffamazione, sono passati diversi anni e il sessismo di Grillo  è rimasto tale e quale.

Sulla pagina del “guru” del m5s vengono lanciati spesso dei sondaggi che, il più delle volte, scatenano i sentimenti più bassi e forcaioli. Bisogna sottolineare che, tali sondaggi, vedono come protagoniste quasi sempre la Presidente della Camera e la Ministra dell’integrazione Kyenge.

Qualche giorno fa, ad esempio, è stata posta una domanda, seguita da un link, contenente un video, che portava al blog dello stesso, che ha scatenato un linciaggio sessista, di una violenza inaudita, ai danni di Laura Boldrini.

insulti boldrini

 

Come potete notare le sono stati augurati : stupri di gruppo, qualcuno invece si sarebbe fatto fare sesso orale, qualche altro con frasi a doppio senso le avrebbe dato della prostituta e qualche altro-a l’avrebbe volentieri ammazzata di botte. Insulti, di una violenza e di un maschilismo da far accapponare la pelle, lanciati, più o meno, dalle stesse persone che sono le prime a schierarsi contro gli stupri in India, dalle stesse persone che analizzano la bestialità misogina di altri paesi ignorando, volutamente, quella nostrana.

Stigmatizzazione delle prostitute, mestiere indegno – i dati però parlano di circa nove milioni di clienti– e battute razziste : scarichiamo nel primo campo rom Laura Boldrini e vedrete che di sicuro verrà stuprata, ché si sa i rom sono tutti stupratori.
 Tra questi commenti, amaramente, scopro che anche tante donne fantasticavano  il pestaggio sulla pelle di un’altra donna.
Lo staff m5s cancella il post e i commenti, dichiarando : “Sono state postate di notte, quando non c’era controllo” .
Una trovata piuttosto banale e poco credibile -come possiamo notare qui  sulla pagina di Grillo i linciaggi, verso Laura Boldrini e chiunque critichi minimamente il movimento, sono all’ordine del giorno- anche perché da un grande comunicatore quale è Grillo ci si aspetta che conosca perfettamente le dinamiche del social-network e cosa scatenino certi sondaggi.
Inoltre, apprendo da Giornalettismo, che  è stato mistificato un tweet di Laura Boldrini, da così
laura-boldrini
A così
grillo
E  subito dopo Messora, responsabile comunicazione m5s, mistificando le affermazioni della Presidente della Camera, lancia questo tweet
messora

Per Messora, Boldrini sarebbe poco appetibile per essere stuprata. Ancora disinformazione sulle violenze sessuali, che ricordiamo al caro Messora, non sono normali rapporti sessuali -quelli prevedono solitamente il consenso da entrambe le parti, se ancora non l’avesse capito- scatenati dalla passione o dall’attrazione fisica verso una persona; lo stupro non è un atto di libidine ma un esercizio di potere che ha origini belliche e che viene inflitto per umiliare e annientare.

Ma facciamo chiarezza: come vi ho postato più su il tweet di Laura Boldrini è stato artefatto, costruito a tavolino e spacciato per suo.

In realtà, Laura Boldrini, ospite a “Che tempo che fa” dice :

“Chi partecipa a questi sondaggi, non ha interesse a confrontarsi sui contenuti ma offendere e umiliare dal punto di vista sessuale. Questa è una cosa inaccettabile, questi sono, quasi, dei potenziali stupratori”
 Sintetizzando, la Presidente della Camera, afferma che chi non prende le distanze, ma anzi partecipa, a questi linciaggi violenti dove si fantasticano stupri di gruppo, percosse e degradazioni varie potrebbe essere un potenziale stupratore. E’ un po’ come se dicessimo che chi augura ai rom di essere bruciati vivi potrebbe essere un potenziale omicida xenofobo.
Come spiega Mazzetta dal suo blog
Il messaggio falso invece attribuiva a Boldrini la frase: «Chi segue il blog di Grillo non si confronta sui contenuti ma offende in modo sessista. Sono potenziali stupratori». Simile, ma diverso.
Non è scandaloso che Boldrini si sia riferita così a chi ha inneggiato al suo stupro; o a «consegnarla a un capo rom» (per essere stuprata perché un rom non può fare altro che accogliere il gentile presente in quel modo) o ancora a costringerla a prostituirsi. Definirli come «quasi potenziali stupratori» non sembra un grande errore o un’offesa, visto che la cultura che lasciano trasparire è la stessa sessista e violenta che alimenta e legittima la violenza sulle donne. E non solo perché a un uomo quello cose non le direbbero. Qui Boldrini di riferisce chiaramente a chi «ha interesse (…) a offendere, a umiliare dal punto di vista sessuale», che è «chi partecipa a questi sondaggi». Non quindi ad altri, meno che mai tutti i seguaci ed elettori di Grillo o del movimento, come lesti hanno tradotto certi interessati furboni.
Più volte ho affermato che non è la rete a scatenare omofobia, sessismo o razzismo ma che è la cultura di chi è dietro la rete ad essere violenta. Internet e la realtà non sono sempre così distaccate però, perché chi non riesce ancora a comprendere la gravità di uno stupro, ma anzi lo augura a cuor leggero ad una donna, che semplicemente non condivide politicamente,  forse qualche problema con l’altro sesso e la violenza ce l’ha sul serio.
La settimana scorsa è stata segnata da scene, in Parlamento, che non avremmo mai voluto vedere. Una deputata del m5s è stata schiaffeggiata e strattonata da un componente di Scelta Civica. Un gesto ignobile, ingiustificabile ancora di più in un paese che conta ogni anno più di 130 donne ammazzate.
Sempre in quelle ore, alcune deputate Pd sono state aggredite verbalmente da un deputato del m5s , che le ha accusate : “Siete qui solo perchè siete capaci di fare pompini”.
Le scene in Parlamento in questi giorni non sono altro che lo specchio della società italiana.  Siamo al 71° posto del Gender Gap, una posizione di cui c’è poco da vantarsi. Le donne continuano a ricoprire pochissimi posti in politica e nelle aziende. La nostra è una realtà ferma agli anni ’50: alle donne, perlopiù, vengono affibbiati lavori di cura, più della metà delle donne in Italia non lavora e ha smesso di cercare un impiego.
E ancora c’è chi picchia e usa violenza su colleghe o chi addirittura afferma che una donna che ricopre il suo stesso ruolo, è lì solo perché ha fatto pompini.
Privare le donne di un lavoro, di una carriera, di un’indipendenza economica le espone maggiormente alla violenza.
Una società che vede le donne solo come oggetti, cameriere, incubatrici, esseri incapaci di ricoprire un ruolo importante, se non grazie a prestazioni sessuali, è una società malata.
E quella italiana, infatti, è una società primitiva e malata,  da destra a sinistra, e il nuovo che avanza in politica non è stato altro che un sogno di finta rivoluzione 2.0 venduto da abili comunicatori -e manipolatori- soprattutto a gente priva di mezzi.
La vera rivoluzione, di cui auspichiamo l’avvento, passerà soltanto attraverso il cambio della nostra cultura e solo quando cesseranno di esistere, e di essere normalizzati, sentimenti sessisti, razzisti e di omo/transfobia; perché, di questo passo, l’unica cosa che si intravede all’orizzonte è una violenta deriva da Ventennio.