Si moltiplicano le iniziative in vista della manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne del 26 Novembre a Roma.
Quella delle Cattive Maestre, gruppo di insegnanti nato nel 2015 in contrapposizione alla riforma detta “buona scuola” oggi legge 107, chiama il mondo della scuola a partecipare.
Insegnanti, educatori ed educatrici, studenti e studentesse insieme, perchè se la violenza di genere ha una radice culturale che si alimenta di stereotipi eterosessisti allora la scuola è il luogo perfetto per attivare il cambiamento.
Dalla necessità di rinnovare programmi che escludono le donne dai piani di studio o le relegano a brevi trafiletti a fine capitolo, al bisogno di fare dell’educazione di genere una pratica metodolologica trasversale alle discipline, la scuola ha potenzialità enormi per decostruire immaginari e saperi sessisti e violenti.
Potenzialità che possono esercitari solo all’interno di una scuola che non precarizzi lavoratrici e lavoratori, una scuola plurale che permetta di educare alle differenze.
L’appello delle Cattive Maestre:
26N manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne: le CattiveMaestre ci saranno.
Perché la violenza sulle donne si combatte a partire dai banchi di scuola, promuovendo saperi e pratiche educative che decostruiscano gli stereotipi di genere e mettano in discussione la cultura sessista ed omofoba.Perché in quanto docenti donne rifiutiamo l’associazione a un immaginario che ci vede materne e pronte al sacrificio. Siamo lavoratrici, professioniste dell’educazione, ed in quanto tali esigiamo diritti.
Con questo video invitiamo tutto il mondo della scuola – insegnanti, educatrici ed educatori, studentesse e studenti, genitori – a scendere in piazza e partecipare a questa grande mobilitazione.
La violenza di genere riguarda tutte e tutti!