Non abbassiamo la guardia sul ddl Pillon

La settimana appena conclusa ha portato l’inizio della discussione in Commissione Giustizia del famigerato ddl 735 (Pillon) e di altri 4 correlati e certamente non migliori ddl in tema.

Tutti disegni di legge che, se approvati, poreterebbero indietro i diritti delle donne di parecchi decenni, che priverebbero donne, uomini e bambini di diritti e libertà ma che – soprattutto – andrebbero ad incidere in maniera pesantemente negativa nella vita delle donne vittime di violenza.

Sento la necessità di “fare un po’ di ordine” negli eventi e nelle dichiarazioni che si sono succedute nei giorni passati, per invitarvi a non abbassare la guardia: la maggioranza di Governo non ha intenzione di ritirare i ddl, ma di proseguire, con un’opera di taglia e cuci, di pezze e rattoppi che rischia di portare a risultati assurdi, negativi, anche peggio delle proposte di legge in discussione, secondo il vecchio refrain, espressione di “saggezza popolare”: “La toppa è peggio del buco”.

Andiamo con ordine: le donne e le associazioni contrarie al ddl (che sono molto più numerose dei favorevoli), si sono presentate ancora una volta, unite e compatte in piazza, suscitando diverse reazioni.

Il primo ad esprimersi è un esponente del Movimento 5 Stelle, dunque un Parlamentare della maggioranza, uno di coloro che, se davvero volesse, avrebbe il potere di chiedere il ritiro del ddl Pillon (e collegati):

(DIRE) Roma, 9 apr. – Il ddl PILLON presenta delle “criticita’”
ma il MoVimento 5 Stelle non chiedera’ al relatore di ritirare il
suo testo. “Con ogni probabilita’- spiega Mattia Crucioli (M5s)
vicepresidente della commissione Giustizia del Senato- il testo
PILLON non sara’ il testo base, ma uno dei cinque testi
presentati in commissione e verra’ riscritto un altro testo su
cui speriamo di avere una larga condivisione” (…)
 “Perche’
costringere il relatore ad una abiura? Ci sono cose sbagliate ma
noi saremo attentissimi e concreti perche’ il tema venga
affrontato senza aspetti ideologici. La cosa rilevante di oggi e’
stata la proposta della maggioranza- riferisce ancora Crucioli-
tre senatori della Lega e 2 del MoVimento 5 Stelle perche’ si
passi alla sede referente: e’ un passaggio di garanzia in modo
che la discussione avvenga anche in aula”.
Rispetto ai tempi “la conferenza dei capigruppo definira’ la
data per l’approdo in aula, ma lasciando tutto il tempo alla
discussione in commissione, quindi prevedo tempi lunghi”.
(Tar/ Dire)
17:03 09-04-19

È ovvio che si cincischia in vista delle elezioni europee usando le battaglie delle donne per fare propaganda. Questo testo (nuovo o vecchio) NON VA DISCUSSO. Va RITIRATO, non ci stancheremo mai di dirlo.

Intervengono ancora i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, sempre in modo negativo e che chiarisce ancora una volta quanto sia schiavo dell’alleato di Governo il Partito guidato da Di Maio (a parer mio si evidenzia anche l’assoluta non chiarezza del Movimento in tema di diritti e l’assoluta incapacità di gestire una linea politica coerente):

*DDL PILLON, VERSO TESTO BASE. M5S: CI SARANNO NOSTRE MODIFICHE* (Public Policy) – Roma, 09 apr –  (…) Il Movimento 5 stelle, critico sulla proposta a firma dello stesso PILLON, assicura che nel testo di ‘partenza’ ci sarano “le proposte elaborate alla luce delle idee” del gruppo “e delle oltre 120 audizioni che abbiamo svolto negli ultimi mesi con tutti gli esperti del settore”. Sarà, precisano Alessandra Riccardi e Mattia Crucioli, rispettivamente capogruppo e vice presidente in commissione, “un testo nuovo, che supera tutti i precedenti, a cui vogliamo lavorare insieme alle opposizioni, se vorranno dimostrare un atteggiamento costruttivo al servizio dei diritti”. 
L’obiettivo “è rispettare l’impegno preso nel contratto di governo sull’affido condiviso con una legge equilibrata, tenendo come punto fermo la tutela dei figli e della loro serenità, del loro percorso di crescita equilibrato. Il Pd la smetta di speculare e venga al tavolo con le sue proposte, se le ha. Altrimenti le loro saranno solo chiacchiere”.
(Public Policy)
@PPolicy_News
SOR
091703 apr 2019

Interviene, quindi, il PD, tramite Fedeli che, come noi, dice bene. Il Movimento 5 Stelle ha fatto cadere la sua maschera

Fedeli (Pd): oggi su ddl Pillon giorno della verità per il M5s* Fedeli (Pd): oggi su ddl PILLON giorno della verità per il M5s
Roma, 9 apr. (askanews) – “Dopo le audizioni, l’inizio oggi della
discussione in commissione giustizia del Senato sul disegno di
legge PILLON, coincide con il momento in cui devono cadere tutte
le maschere”. Lo dichiara in una nota la senatrice Pd e
capogruppo in commissione diritti umani, Valeria Fedeli.

“Il Partito democratico – aggiunge – ha da subito detto
chiaramente che questo provvedimento non è emendabile e va quindi
ritirato in toto. Aprire alla possibilità di modifiche al testo
significherebbe infatti riconoscere la legittimità della cornice
ideologica dal quale è ispirato, cornice di stampo patriarcale,
maschilista e discriminatorio e la legittimità a modificare le
importanti leggi attuali che tutelano i diritti dell’infanzia,
delle donne e delle libere scelte delle famiglie. Il M5S da che
parte sta? E’ ora che dagli annunci si passi ai fatti: se è vero
che è contro questo provvedimento ne chieda formalmente il
ritiro. Per quanto ci riguarda, la nostra posizione è chiara: in
nome di chi viene considerato invisibile da questo ddl, ossia le
bambine e i bambini, non ci fermeremo nel costruire tutte le
condizioni utili a far maturare un consenso largo e democratico
rispetto alla richiesta di ritiro dell’intero provvedimento”,
conclude.
Pol/Bac 20190409T142946Z

A parte il fatto che, come dicevo nel mio precedente post, anche le opposizioni si sono “svegliate tardi”, con una prima presa di posizione del 26 febbraio, 6 mesi dopo la presentazione del ddl in Senato, il PD ha iscritto tutti i prpri 52 Senatori a parlare in sede di discussione, mettendo in atto una vera e propria opera di ostruzionismo che speriamo porti i suoi frutti.

Ribadisce Muroni di LeU:

DDL PILLON. MURONI: CERCHEREMO ALLEANZA DEPUTATE MAGGIORANZA* DDL PILLON. MURONI: CERCHEREMO ALLEANZA DEPUTATE MAGGIORANZA
“NON È BATTAGLIA DI PARTE”
(DIRE) Roma, 9 apr. – “Sono qui per dire che non ci fidiamo, che
il ddl non va ne’ accorpato ne’ rimandato, ma va assolutamente
cancellato dalla storia della legislazione italiana anche perche’
davvero rappresenta un punto di recessione assoluto sui diritti
delle donne ma anche sulla concezione che si ha della donna nella
societa’ italiana. Quindi ddl PILLON no grazie”.
Cosi’ all’agenzia Dire la deputata Rossella Muroni a margine del
presidio contro il ddl PILLON in corso a piazza Montecitorio a
Roma.
Muroni assicura che, contro il ddl, sara’ cercata l’alleanza
delle deputate pentastellate “ma anche della Lega”, perche’ “non
c’e’ una battaglia di parte da questo punto di vista, e’ una
battaglia per i diritti delle donne. Non credo che le deputate
della Lega si riconoscano nell’idea di donna disegnata dal ddl
PILLON. Io lo spero perche’ senno’ non capisco perche’ fanno
politica”.
(Ara/Dire)
13:39 09-04-19

Per quanto queste dichiarazioni mi siano gradite, non posso fare a meno di temere che i diritti delle donne siano usati, ancora una volta oggi come sempre, come una torta da spartire in termini di voto.

Risultati immagini per grafico a torta

L’idea di Muroni mi pare valida e invito chi ci legge a prendere contatti, qualora possa, a livello locale con le donne del Movimento 5 Stelle o della Lega e parlare con loro, spiegare i rischi che questo ddl porterebbe ANCHE nella loro vita, chiedendo a gran voce di prendere una posizione compatta e chiara contro il ddl (e collegati), dimostrando di avere più a cuore la libertà delle donne, delle persone e i diritti di donne e minori, piuttosto che lo scranno del potere per il quale si comportano da ancelle del patriarcato.