Le nostre vite, la nostra libertà

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Il 3 ottobre, a Milano, si terrà una grande manifestazione di piazza per chiedere con forza la laicità dello Stato.

Ma cosa  si intende per “laicità dello Stato”? Che cosa, in concreto si vuole chiedere con questa manifestazione?

Lo chiedo al telefono a Luca Paladini, portavoce de “I Sentinelli di Milano” che, insieme alla “Chiesa pastafariana italiana” (e altre realtà) ha ideato e promosso la manifestazione.

“In realtà è difficile spiegare in poche parole cosa si intende con ‘laicità’. La laicità è un modo di guardare al mondo, un modo di considerare gli individui e la società. Per la manifestazione ci siamo focalizzati su cinque aree tematiche che abbracciano gran parte della sfera dei diritti delle persone e che vorremmo che fossero considerate in modo laico, privo da condizionamenti religiosi:  la fecondazione assistita, il diritto di aborto, la scuola pubblica (noi non vogliamo finanziamenti dello Stato alla scuola cattolica, né vogliamo che lo Stato paghi gli insegnanti di religione che vengono scelti dalla curia), i diritti delle persone LGBT e tutto quello che riguarda la ‘fine della vita’, fin da subito questo punto è stato oggetto del nostro interesse”

Cito, dal “manifesto” dell’evento:

L’Italia è un paese con un grave difetto di laicità, in cui la nostra libertà di essere, di amare e di decidere, è spesso negata e delegata ad altri.
A settant’anni dalla fine della guerra la Repubblica non ha ancora reso pienamente operanti i principi della Costituzione che proclama l’uguaglianza dei cittadini indipendentemente da ogni loro condizione personale e sociale, e la piena libertà di religione, garantendo finalmente a tutti parità di trattamento e riconoscendo i diritti dei non credenti.
Le spinte integraliste e xenofobe creano un clima nazionale ostile a qualsiasi nuova conquista di civiltà e ci condannano all’arretratezza legislativa sui maggiori temi dello sviluppo civile della contemporaneità.
Le battaglie per i diritti civili, per le libertà di coscienza e di scelta, per i diritti della persona umana, sono il cuore del progresso di un popolo civile e democratico.

Chiediamo con forza e determinazione alla politica e alle istituzioni laiche e repubblicane d’Italia, che si mettano al lavoro da subito per rimuovere una lunga serie di insopportabili ostacoli alla nostra libertà.
Chiediamo:
una legge per il matrimonio egualitario;
– una legge sulla fecondazione assistita;
– che si legiferi in materia di autodeterminazione del genere ai fini della rettificazione anagrafica;
– che venga applicata correttamente la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, regolamentando e controllando con efficacia il fenomeno dell’obiezione di coscienza dei medici;
– che a ciascuno sia riconosciuta la libertà di scegliere in che modo lasciare questa vita;
– che si approvi presto una efficace legge contro l’omotransfobia;
– che “senza oneri per lo Stato” diventi una pratica nella gestione dei fondi per la scuola, e non vuote parole scritte nella Costituzione.

Come mi racconta al telefono Luca, sono molti anni che, almeno a Milano (a parte i “pride”, che hanno, comunque un oggetto circoscritto), non si scende in piazza con una grande manifestazione che riguardi questi temi e questo è uno dei motivi che hanno indotto i gruppi organizzatori ad impegnarsi tanto per proporre un evento come quello del 3 ottobre.

Inoltre, di fronte a spinte sociali sempre più intolleranti, xenofobe e integraliste (come quelle sempre più invasive di gruppi come “Le sentinelle in piedi” o gli antiabortisti con le loro iniziative che anche noi abbiamo sempre contrastato), è importante che si alzi un grande coro pubblico che mostri a questi personaggi, con il loro modo così becero di portare avanti fanatismi religiosi e istanze omofobe, che ci sono anche molte persone pronte a spendersi per chiedere che la nostra società e le nostre vite siano veramente libere e prive di discriminazioni.

Ho chiesto a Luca di darmi maggiori informazioni su questi “Sentinelli”. Chi sono? Come sono nati? Perché?

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“I Sentinelli sono nati, circa un anno fa, per rispondere in modo goliardico alle discese in piazza delle “Sentinelle in piedi”, la scelta del nome, dunque, è sì ironica, ma anche politica, fatta per smontare le tesi degli omofobi  e  per portare avanti istanze di libertà e laicità.” Molto presto, i Sentinelli si sono resi conto che il loro messaggio così lanciato è stato raccolto e  condiviso da molti e i temi si sono allargati, vedendo, di conseguenza, la partecipazione e l’organizzazione da parte del gruppo di altri eventi inerenti ad altre tematiche laiche. E così si sono fatti promotori di manifestazioni a contrasto degli antiabortisti e anche di manifestazioni con grandissima portata di pubblico.  “Al Pirellone, quando era stato indetto quell’ignobile convegno omofobo, eravamo in 4000 a protestare e al “pirlotondo” per i diritti civili, in 1500″ – dice Luca.

“All’interno del gruppo, ci sono persone diverse che non si riuniscono sotto una bandiera partitica unica, che hanno idee politiche diverse, ma che hanno – tutti –  a cuore i valori laici e antifascisti”.

Sono molte le persone che hanno aderito alla manifestazione e che parteciperanno. Vi saranno anche Mina Welby e Beppino Englaro, Lella Costa e  molti altri. 

“Non si saranno solo discorsi e impegno sociale, ma anche musica e intrattenimento. La manifestazione, inizialmente prevista per le 14,30, è stata anticipata alle 14 (fino alle 18), proprio per la grande mole di interventi e partecipazioni e sarebbe impossibile passare 4 ore di fila senza almeno un po’ di distensione”.

Vorrei ricordare che in molte città sono ancora una volta scese in piazza, chiuse, silenziose e ignoranti, “Le Sentinelle in piedi”, proprio nel fine settimana appena trascorso e che il sabato successivo a quello della manifestazione, ci sarà il consueto macabro Corteo nazionale dei No 194 a Milano e a Caserta, che con le loro croci insanguinate e la loro morbosa attenzione ai corpi femminili, le loro litanie e le loro convinzioni fasciste chiederanno di nuovo di privare le donne della loro libertà di decidere del proprio corpo. Non possiamo assolutamente smettere di lottare e di farci sentire, non al domani del suicidio di Aleandro Rudilosso, 16 anni, morto perché per la società essere gay è ancora considerato “sbagliato”. E c’è un forte difetto di laicità anche per quanto riguarda le tematiche di salute riproduttiva e diritto di scegliere la maternità, visto che sappiamo che, in Lombardia, per esempio, non esiste un solo consultorio privato che non sia cattolico, aperto, quindi, a gruppi “provita” (No choice) e che la situazione non è molto migliore  in altre Regioni e che è tanto difficile accedere ai servizi di IVG (a causa dell’altissima percentuale di obiettori di coscienza), che sono stati recentemente messi in commercio dei kit di aborto fai da te con enormi rischi di salute per le donne, la versione degli anni 2000 delle “mammane”.

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Le Sentinelle in Piedi il 26/9/2015
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Il comitato No 194 durante una delle loro veglie

 

 

 

 

 

 

 

 

Siccome anche per noi di “NarrAzioni differenti”, la laicità  dello Stato, la libertà e i diritti civili, i valori dell’antifascismo e del contrasto alle discriminazioni di tutti i tipi sono importanti e centrali, aderiamo volentieri alla manifestazione e parteciremo sicuramente, sperando di essere davvero tantissime persone in Piazza Cannone, a Milano,il 3 ottobre, alle 14.

Concludo ringraziando Luca per la disponibilità e con il video ufficiale di “Le nostre vite, la nostra libertà” e buona laicità a tutt*!

Per chi volesse un riassunto e un chiarimento maggiore su quanto andremo a chiedere in Piazza Cannone, consiglio questo video:

QUI per contribuire economicamente: tanti personaggi costano!