#GliShortsNonStuprano: cosce al vento contro la morale che giustifica gli stupri

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(Luglio 2013)

Attenzione, sono state avvistate a Roma, nei pressi di Villa Borghese, esemplari di quattordicenni, dette anche “quartine” in qualità di allieve di quarta ginnasio, in shorts.

Lo sfortunato testimone di tutto ciò è stato un collaboratore – forse inviato speciale  di tale sciagura? – del Secolo XIX
Non si sa se questo poco consono abbigliamento sia adottato anche da ragazze che frequentano il liceo scientifico o l’istituto commerciale, ma sappiamo con sicurezza che anche Genova e i paesini sardi hanno strade, vicoli e parchi pubblici invasi da giovanissime ragazze in pantaloncini.
Da un’attenta analisi della quantità di chiappa esposta parrebbe trattarsi non di shorts ma addirittura di minishorts (per una definizione scientifica di minishorts rimando a questa descrizione “jeans che arrivava molto più in alto della fine dei glutei”).
Le giovani donne, oltre all’impudico capo di abbigliamento, sarebbero solite eccedere con comportamenti altrettanto inadeguati come prendere il sole al parco in reggiseno o intrattenersi con puerili giochi estivi senza reggiseno. Un vero scandalo!
Questi cortissimi pantaloncini, che lasciano scoperte porzioni di chiappa, infondono enormi perplessità nelle donne non-bigotte e gli effetti sarebbero talmente devastanti da indurre una di queste a ritenere il suddetto capo di abbigliamento responsabile di stupri e aggressioni e non solo:

Secondo una di loro “non possono lamentarsi se poi le stuprano”

Se la mancanza di stoffa del pantaloncino porta le donne non-bigotte a fare affermazioni di tale stupidità, non osiamo immaginare cosa possa provocare nelle donne bigotte.
Per questo motivo riteniamo utile avvisarvi che, trovandoci nel Medioevo 2013,la chiappa scoperta si diffonde, come un morbo virtuale, anche via internet e colpisce con priorità le caselle mail di soggetti che presentano le seguenti caratteristiche:

–          Congiuntura tra maschilismo, bigottismo e troiofobia

–          Rifiuto della definizione di moralista argomentata in tale modo: “Non si tratta di moralismo”

–          Sbagliato investimento di denaro in costose scuole di scrittura

–          Ignoranza delle più basiche nozioni di logica, testimoniata dalla presenza di proposizioni che affermano contemporaneamente una cosa  e il suo contrario. Esempi:

“La violenza sulle donne è disgustosa” e “Anche se, personalmente, penso che femminicidio sia una parola idiota. Ogni omicidio è un omicidio

“La violenza sulle donne è disgustosa” e “spesso, le violenze domestiche nascono da situazioni in cui, donne con scarsa personalità, si legano a zotici della peggior risma”

“pur prendendo le distanze da ogni inqualificabile molestia” e “almeno parte del proprio destino, è data da scelte individuali”

–          Stima per Franco Battiato

–          Tendenza a farsi domane e a darsi da solo delle risposte, tra l’altro giuste. Un esempio: “perché le ragazzine si vestono così da sgualdrine? Nessuno dei miei amici si fidanzerebbe con una che si veste così”

–          Scarsa conoscenza delle questioni di genere, ma tanto: “Più che una questione di genere, mi sembra una questione di mancanza di strumenti culturali.”

–          Tendenza a concludere post con lapidari esempi di paternalismo addolcito da simpatici giochi di parole. Un esempio: “Fin da giovani si può decidere chi si vuole diventare da grandi. Care quartine, a voi la scelta: life is short(s)”  [Un ottimo momento per sfoderare ciò che si è appreso in tutti quei duri anni di studio tra master e scuole di scrittura creativa!]

Chi possiede le seguenti caratteristiche ha già subito l’attacco di donne che non ne possono più di colpevolizzazioni, giustificazioni contro la violenza, moralismo e persone, di solito uomini, ma non solo, che dicono loro come vestirsi e/o comportarsi.

Ricordiamo brevemente al simpatico paroliere che la violenza sulle donne è un fenomeno trasversale che colpisce ogni strato della società (proprio qualche giorno fa è stato rinvenuto un cadavere di donna, ammazzata dal suo compagno e poi congelato, in una zona della “Bologna bene”) e che gli stupri sono perpetrati anche su donne di 70 e 80 anni e non sono causati nè da shorts, nè da minigonne, nè dall’avvenenza fisica ma solo dallo stupratore!
Le donne e gli uomini che leggeranno questo post potrebbero essere affetti da emulazione e mandare a questi indirizzo mail : [email protected] ; [email protected] una foto delle loro chiappe e/o cosce strizzate in un bel paio di short

Utilizzate anche l’hashtag #GliShortsNonStuprano all’account twitter della redazione

Life is short(s), in effetti, vale quindi la pena di coltivare altri hobbies oltre alla scrittura creativa, c’è sempre l’ippica che dà le sue soddisfazioni!