Oggi è il 25 novembre, Giornata internazionale della lotta alla violenza sulle donne, oggi lanciamo #GiornalismoDifferente, una campagna per chiedere che il giornalismo italiano cambi linguaggio e rappresentazioni di genere.
Perchè l’intento di #GiornalismoDifferente sia chiaro e per rilevare insieme alcune delle principali mancanze del giornalismo italiano, abbiamo prodotto un breve video di montaggio che affronta quattro dei nostri principali argomenti: rappresentazione del carnefice/vittima, invenzione del raptus, pornovittimizzazione delle donne, utilizzo di termini come “capofamiglia” o “delitto d’onore” che ci riportano a un periodo ormai passato, ma che evidentemente ancora influenza la nostra cultura.
Per aderire a #GiornalismoDifferente inviateci la vostra adesione, singola o collettiva a narrazionidifferenti@gmail.
Il manifesto per il Giornalismo Differente, con tutte le sue adesioni, sarà inviato all’attenzione delle principali testate nazionali.
Diffondete l’hashtag #
Le sette rivendicazioni che per ora lanciamo con questo hashtag sono:
Un femminicidio non è colpa della disoccupazione!
Non è il raptus che uccide!
No alle pornovittime!
Cosa indossa una vittima di violenza? Chissenefrega!
Il capofamiglia non esiste più!
UnA trans, al femminile!
Vogliamo parlare di donne vive ( e fuori dai ghetti rosa )
il video è da pelle d’oca, pienamente d’accordo con questa petizione