Il “fantastico” mondo dell’Etero Pride tra maschi virili, sopracciglia folte e donne caste

Articolo dell’08 maggio 2014

La prima volta che ho letto dell’”Etero Pride” ho subito pensato si trattasse della solita bufala fabbricata dell’ennesimo collettivo satirico che, annunciando finalmente un pride per soli eterosessuali, stava ridicolizzando gli omofobi.

Man mano che i giorni passavano, notando che sempre più contatti facebook condividevano notizie e foto su questo fantomatico “Etero Pride”, incuriosita, ho cercato info a riguardo.

Dando un’occhiata al loro sito si legge che da sabato 22 marzo fino al 17 maggio sarà possibile tesserarsi presso dei gazebo, per ora presenti solo a Prato e Firenze per sostenere e far parte di tale associazione.

Sempre sul loro sito si può trovare, in primo piano, un countdown per ricordare ai visitatori quanto tempo rimanga per potersi tesserare—e che nessuno dica che non era stato avvisato!

54 giorni – 9 ore – 24 minuti – 54 secondi

Devo darmi una mossa, prendere il primo treno, fiondarmi a Firenze, tesserarmi ed entrare a far parte di questo favoloso team.

Sempre più incuriosita e divertita mi sono chiesta quale fosse il vero obiettivo di questo “Etero Pride” e ho trovato questa risposta:

[…] La nascita del Gay Pride è stato un evento che ha creato uno spazio,
un momento di dibattito dentro e fuori le Istituzioni.
Si può quindi dire che l’omosessualità sia stata ampiamente e costantemente
affrontata, mentre non si può dire altrettanto con l’eterosessualità.
Quest’ultima è infatti percepita come ovvia, scontata, quasi in secondo piano.
Tutto questo è sbagliato. Anzi, sbagliatissimo.
Le questioni che ruotano attorno all’eterosessualità sono numerose,
assolutamete in divenire e in continua mutazione.

[…] Gli eterosessuali, che da stime ufficiali dovrebbero
essere  più o meno il 92,5% della popolazione mondiale, vengono dati
per scontati da parte dei media e delle Istituzioni, pensando che loro
non abbiano problemi o esigenze. […] Etero Pride vuole essere un luogo
di discussione per la famiglia, per i ragazzi e per le ragazze.

La volontà è quella di unire la società ogni qualvolta
vengano affrontati i temi alla sua base (famiglia, matrimonio, figli, adozioni,…).
Unirla, non dividerla in base a schieramenti:
cattoliche piuttosto che atee, di destra anzichè di sinistra,
di nero piuttosto che di bianco.
Tutto ciò nella nostra società è assurdo!!!
Tali tematiche devono essere trattate senza atteggiamenti
da tifoserie contrapposte.

Il 92% della popolazione, ovvero la stragrande maggioranza, viene data per scontato e il dubbio che sia tutto uno scherzo continua a balenarmi nella testa.

Da quando in qua le maggioranze rivendicano diritti sulle minoranze? Che senso avrebbe se si è già in maggioranza? Davvero istituzioni e media pensano che gli eterosessuali non abbiano esigenze?

Nel nostro paese una coppia gay ha talmente tanti diritti che non può ancora neanche sposarsi. Di cosa stiamo parlando?

Quante sono le pubblicità –in TV e altrove– che ritraggono coppie gay? Si possono contare sulle dita di una mano; quando è capitato, inoltre, lo hanno fatto in maniera così stereotipata e irreale che non hanno fatto che alimentare ulteriori stereotipi.

Scandagliando il loro sito (diventato per me un feticcio) leggo anche di varie attività che l’associazione starebbe organizzando: concorso di bellezza miss e mister etero pride, tornei di boxe, beach volley e zumba –tutto etero, ovviamente– in modo che tra una palleggiata e una sfilata si possa serenamente parlare di crescita demografica econservazione del maschio eterosessuale.

Mi imbatto poi in un’intervista molto approfondita, pubblicata su Vice al creatore dell’Etero Pride. Anche qui si parla di rivendicazioni di diritti. Va bene: quali sarebbero questi diritti che gli omosessuali avrebbero in più rispetto agli eterosessuali? E perché a me non ne viene in mente nemmeno uno?

E ancora, dall’intervista:

“[…] io credo che qualsiasi donna occidentale può tranquillamente testimoniare che
l’uomo, in questi anni, ha perso tanta di quella mascolinità che metà basta.

[Sorride malizioso ammiccando all’amica. Lei gongola].
Basta vedere le trasmissioni televisive… io ci vedo dei modelli di uomo
che non riconosco come etero. Con Etero Pride passerà la moda
delle sopracciglia depilate. Io vorrei capire in quale parte del mondo
è nata questa moda delle sopracciglia depilate nell’uomo. Ma che roba è?”

E quindi basterebbero delle sopracciglia depilate per capire se un uomo è gay o etero? Giusto, come ho fatto a non pensarci prima? Era così palese! Oltre alla vocina stridula e occuparsi di cose come la moda e l’interior design, i gay hanno le sopracciglia depilate!

Quella delle sopracciglia depilate è semplicemente una moda in voga tra moltissimi uomini, sia etero che gay; a me, personalmente, è capitato di conoscere più che altro eterosessuali con sopracciglia disegnate perfettamente (solitamente quelli che inseguivano il modello vuoto del tronista un po’ macho scimmiottandone comportamenti e aspetto), ma anche gente normale che forse voleva sfoltire un po’ l’antiestetico monociglio.

Ma passiamo alle dichiarazioni sulle donne:

“[…] la donna ha perso il senso del proprio orologio biologico e a 40 anni si ritrova senza un figlio e non sa come fare”.

Ancora una volta si dà per scontato che le donne siano programmate unicamente per avere figli.

E le donne che decidano di non averne? Perse, incomplete, fallite.

“[…]deve riscoprire il proprio orologio biologico. Da questo punto di vista a livello mediatico ci sono delle responsabilità devastanti. Tu pensa a Sex and The City. Io lo guardavo con la mia ex compagna e rimanevo sconvolto dal fatto che le donne trovassero fashion delle quarantenni in carriera senza famiglia, senza figli, senza niente, e che vivevano questa sessualità scardinata. E qui ti ho detto cosa significa perdere l’eterosessualità della donna.”

Come avete potuto trovare Sex and the city più divertente e stimolante di Settimo cielo?Dove andremo a finire se le donne continueranno a vedere serie tv che mostrano donne che fanno sesso liberamente senza pudore solo per piacere fisico e non per procreare?

L’intervistato ammette di essere retrò, ricordandoci cos’è un eufemismo. Se la prende addirittura con le quarantenni assatanate che insidiano il marito delle altre.Sacrilegio! Non una parola, ovviamente, sul marito che si lascia insidiare: un maschio etero con sopracciglia folte ha sani istinti maschi, carne debole, e deve farsi insidiare.

Sebbene stia cercando di disintossicarmi da quel sito, questo breve viaggio virtuale nel fantastico mondo dell’Etero Pride mi ha divertita molto. Il suo ideatore è talmente simpatico e fantasioso che mi è venuta in mente un’idea stupenda: domani fondo un’associazione sul povero gusto bacio, gusto da sempre sottovalutato perché in maggioranza rispetto al pistacchio; e via di gazebo in tutta Italia per tesserarsi e fermare l’indifferenza verso il povero gusto bacio –un gusto, tra l’altro, adatto agli uomini veri (leggi: eterosessuali) e alle mamme, a patto che vergini e caste fino al matrimonio.