Costruzione mediatica del PapaUmile #2 aborto e perdono

La costruzione mediatica del Papa umile raggiungerà il suo culmine con il Giubileo.
Giubileo significa perdono e remissione dei peccati, una visione della Chiesa accogliente e misericordiosa che tanto si adatta alla figura di Papa Francesco, il quale infatti non perde l’occasione e indice un Giubileo straordinario che avrà inizio l’8 Dicembre 2015.

Come anticipazione dell’evento Papa Bergoglio ha dichiarato che verrà concesso a tutti i sacerdoti il potere speciale di  “assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono”, inoltre, come da conusuetudine negli anni santi, verrà concesso il perdono a tutti i carcerati. Stupri e omicidi messi sullo stesso piano di una interruzione volontaria di gravidanza.

11377086_684710234996236_4870359130957308724_n-486x486Naturalmente non mi aspetto dal papa una strenua difesa dell’autodeterminazione femminile, le sue parole non stupiscono e sono in linea con la dottrina della Chiesa, quello che stupisce è che si continui a considerare questo pontefice come progressista e propenso ad aperture mai prima sperimentate nella Chiesa.
La sinistra italiana è in crisi d’identità, o probabilmente non esiste più, e il papa argentino viene individuato come quanto più di sinistra possiamo permetterci, per questo le sue affermazioni conservatrici e reazionarie rimbalzano tra le prime pagine dei quotidiani e le notizie d’apertura dei tg trasformandosi in grandi aperture e prove di umanità.

La costruzione mediatica del papa umile ha prodotto anche una grande ansia nelle persone ritenute dalla Chiesa “peccatrici” di accreditarsi presso il pontefice buono, è accaduto a una parte del “mondo lbgt” che non solo riconosce il papa come interlocutore, ma avverte la necessità di ottenere l’approvazione di questo, magari presentandosi come omosessuale che nonostante tutto può essere anche una buona persona.

Le parole del Papa sull’aborto non sono assolutamente un’apertura, il perdono, l’indulgenza, l’amnistia fanno da sempre parte della dottrina della Chiesa, Bergoglio non ha inventato niente, piuttosto ripropone la solita ingerenza della Chiesa nelle leggi dello stato, stabilendo che quanto sancito dalla legge 194 sia un peccato.
Le parole del Papa sono molto dure e pericolose perchè vanno a scontrarsi con un grande tabù che ruota intorno all’interruzione volontaria di gravidanza, ovvero l’idea che l’aborto sia sempre un’esperienza dolorosa per una donna, quindi avvertita intimamente come “peccato” anche solo in senso laico. Per questo le parole del pontefice funzionano e vengono avvertite come apertura, perchè difficilmente viene accettata l’idea che chi abortisce possa stare bene.

Esiste una narrazione a senso unico sull’aborto, puoi essere socialmente accettata in quanto donna che ha abortito, ma difficilmente lo sarai in quanto donna che ha abortito e sta bene, non è pentita.
La retorica del “è sempre una scelta dolorosa” impedisce di ricondurre l’aborto al vissuto soggettivo, come dovrebbe essere, e impone un modo unico di vivere l’interruzione di gravidanza, accettata solo se accompagnata da dolore e pentimento. Non molto dissimile da ciò che sostiene Papa Francesco.
Se tutt* siamo convint* che l’aborto comporti dolore e sensi di colpa ecco allora che le parole del Papa appaiono indulgenti e piene di comprensione, quanto in realtà sono l’ennesima ingerenza e limitaizone alla libertà delle donne.

Il dramma dell’aborto è vissuto da alcuni con una consapevolezza superficiale, quasi non rendendosi conto del gravissimo male che un simile atto comporta. Molti altri, invece, pur vivendo questo momento come una sconfitta, ritengono di non avere altra strada da percorrere. Penso, – prosegue Francesco – in modo particolare, a tutte le donne che hanno fatto ricorso all’aborto. Conosco bene i condizionamenti che le hanno portate a questa decisione. So che è un dramma esistenziale e morale. Ho incontrato tante donne che portavano nel loro cuore la cicatrice per questa scelta sofferta e dolorosa. (fonte qui)

b03f4b505c5ddf9fdf2bf70639ecfc91C’è chi abortisce e non si pente, per loro non sappiamo cosa prospetta papa Francesco, probabilmente la dannazione eterna e lo stigma sociale di chi non si è adeguata alla narrazione dominante dell’aborto come grande dolore, ci sono poi quelle, dice il Papa, che non avevano altra strada da percorrere, ma a queste ultime forse dovremmo chiedere scusa noi.

Il Papa come peccatori classifica anche coloro che hanno procurato l’aborto, quindi immagino il personale medico.
Con tassi di obiezione di coscienza altissimi, che si estendono in meniera illegale anche alla contraccezione d’emergenza, le parole del Papa non solo costituiscono ingerenza, ma un vero e proprio attacco alla salute delle donne.

 

 

Probabilmente tra i peccatori procuranti aborto il Papa inserisce anche chi dà informazioni, allora, senza alcun pentimento, concludo con qualche link:

-Da consultori autogestita informazioni per chi volesse interrompere una gravidanza zona Milano e hinterland
https://consultoriautogestita.wordpress.com/interruzione-di-gravidanza/

– Contraccezione d’emergenza, Mappa che pillola, su Roma

– Moduli per denunciare personale che non prescrive pillola del gionro dopo (l’obiezione di coscienza non si applica alla contraccezione d’emergenza!) http://www.associazionelucacoscioni.it/sites/default/files/documenti/Esposto%20pillola%20del%20giorno%20dopo.pdf

Ospadali dove è possibile trovare RuU486 (aborto farmacologico)